La Francia autorizza per la prima volta l'importazione di idrogeno verde

Intestazione

Con un significativo cambiamento di politica, il governo francese ha riconosciuto per la prima volta la possibilità di importare idrogeno decarbonizzato. Questo segna un allontanamento dalla precedente enfasi sulla produzione nazionale attraverso lo sviluppo di capacità elettrolitiche. Il governo mantiene la sua rotta verso il raggiungimento di 6,5 gigawatt (GW) di capacità di elettrolisi entro il 2030, con un ulteriore obiettivo di 10 GW entro il 2035.

La nuova strategia di sviluppo dell'idrogeno, pubblicata la scorsa settimana, introduce un approccio più "aperto al mondo", riconoscendo i potenziali benefici dell'importazione di idrogeno decarbonizzato in aggiunta alla produzione nazionale in un'economia aperta. Il cambiamento arriva nel contesto di un crescente sostegno alle strategie di importazione dell'idrogeno da parte di vari paesi europei vicini.

Il Ministero della Transizione Energetica chiarisce che l'intenzione non è quella di sostituire la produzione nazionale, ma piuttosto di regolare le importazioni di idrogeno, allineandosi alle preferenze di molti Paesi europei. La mossa riflette la consapevolezza che la Francia potrebbe non essere in grado di produrre tutto l'idrogeno necessario per la decarbonizzazione di settori come l'aviazione, l'industria e il trasporto marittimo solo con mezzi nazionali.

Gli operatori del settore vedono positivamente questo cambiamento, riconoscendo l'approccio pragmatico per affrontare le notevoli quantità di idrogeno necessarie per varie applicazioni. Tuttavia, sono state sollevate preoccupazioni circa l'impatto sulla competitività, con alcuni che sottolineano la potenziale deviazione dall'obiettivo del piano europeo di sovranità energetica.

Per valutare la fattibilità e le modalità di importazione dell'idrogeno, il governo ha incaricato diverse amministrazioni di preparare un rapporto che tenga conto di tutti gli aspetti finanziari. Inoltre, l'attenzione è rivolta allo sviluppo dell'infrastruttura di trasporto dell'idrogeno, con la priorità di collegare le zone industriali che producono idrogeno attraverso circa 500 km di condotte.

La Francia mantiene l'obiettivo di installare 6,5 GW di capacità elettrolitica entro il 2030 e introduce un obiettivo ancora più ambizioso: raggiungere 10 GW entro il 2035. Per dare il via a questa iniziativa, il governo prevede di lanciare un bando di gara all'inizio del 2024 per costruire 1 GW di capacità. Come per i progetti solari o eolici, agli aggiudicatari sarà garantito un prezzo di acquisto per l'idrogeno decarbonizzato nell'arco di dieci anni, mentre il governo compenserà il produttore per la differenza di prezzo. Per questo programma è stato stanziato un pacchetto di sovvenzioni di 4 miliardi di euro.

La tabella di marcia oltre questo ambizioso obiettivo rimane poco chiara e i rappresentanti dell'industria sottolineano l'importanza di riconoscere i produttori di idrogeno come entità ad alta intensità di energia elettrica, sostenendo l'accesso all'elettricità nucleare di EDF ad una tariffa altamente competitiva per la sostenibilità a lungo termine.