Salute resiliente del settore carbonifero indiano da Les Echos

Intestazione

In un sorprendente colpo di scena, i prezzi delle azioni della società elettrica statale indiana NTPC e del gruppo minerario Coal India hanno registrato un'impennata quest'anno, contrariamente al previsto declino dell'industria del carbone dovuto alle preoccupazioni ambientali. Il titolo della NTPC è salito di quasi l'80%, superando il guadagno del 17% dell'indice del mercato azionario indiano, mentre Coal India ha guadagnato il 55%, segnando uno dei suoi anni migliori.

La solida performance del settore carbonifero indiano spicca, soprattutto se confrontata con le difficoltà incontrate dalle sue controparti globali. Società come l'indonesiana Adaro Energy (-37%), l'australiana Whitehaven (-24%) e la statunitense Peabody (-12%) hanno registrato cali significativi delle loro valutazioni. Anche le società cinesi, China Shenhua (+8,5%) e China Coal Energy (+8,8%), hanno registrato guadagni più modesti rispetto ai due colossi indiani.

Il successo delle aziende carbonifere indiane può essere attribuito all'aumento della domanda nel mercato interno. Modelli climatici insoliti, tra cui la riduzione delle precipitazioni, hanno portato a un aumento della domanda di elettricità alimentata a carbone, in particolare nel terzo trimestre del 2023. La necessità di condizionare l'aria e di irrigare ulteriormente a causa della scarsità di precipitazioni ha contribuito ad aumentare il consumo di carbone. Inoltre, le inondazioni in altre regioni hanno ridotto la produzione idroelettrica, rendendo necessario un ruolo maggiore per le centrali elettriche a carbone.

A livello globale, i prezzi del carbone hanno continuato a diminuire nel 2023 rispetto ai massimi storici del 2021 e del 2022, ma sono rimasti superiori ai livelli pre-COVID. Nonostante le difficoltà incontrate dai consumatori nel pagare le bollette, i produttori di carbone hanno goduto di solidi margini di profitto. Sia NTPC che Coal India hanno sfruttato questo contesto di mercato favorevole.

Inoltre, i giganti indiani del carbone hanno beneficiato di un maggiore interesse degli investitori per il mercato azionario indiano, che quest'anno è stato percepito come più attraente rispetto ai mercati cinesi. Fondi e investitori stranieri, tra cui Goldman Sachs, BlackRock, Nippon Life e Vanguard, hanno aumentato le loro partecipazioni in queste due società. In mezzo alle incertezze economiche in Europa e negli Stati Uniti, i gestori di fondi puntano sempre più sui mercati emergenti, compreso il settore carbonifero indiano, nonostante la crescente enfasi sugli standard ESG (Environmental, Social, and Governance) per gli investitori istituzionali.